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Il Cammino Portoghese da Tui a Santiago

  • Immagine del redattore: La Manina Golosa
    La Manina Golosa
  • 18 lug 2024
  • Tempo di lettura: 7 min

Aggiornamento: 19 lug 2024

“È il cammino che ci insegna sempre la maniera migliore di arrivare, e che ci arricchisce mentre lo percorriamo”.
 

Ho iniziato il post con questa citazione di Coelho dal libro “Il Cammino di Santiago”, che ho letto tanti anni fa, senza assolutamente rendermi conto del fatto che, un giorno, mi avrebbe ispirato.


Eccomi qui: tornata da qualche giorno da questa sorta di realtà parallela che è il Cammino di Santiago.

Qui per darvi alcune informazioni che spero possano tornarvi utili se volete intraprendere un’esperienza assolutamente indimenticabile.


Quale cammino scegliere?


Per prima cosa, dovete sapere che esistono diversi Cammini: quello Inglese, quello Francese, quello Portoghese, quello Portoghese sulla costa...

Differiscono tra di loro per i luoghi che attraversano, per diversi livelli di difficoltà e per lunghezza. Qui potete trovare alcune informazioni a riguardo.


Quello più famoso è il Cammino Francese, che parte da Saint-Jean-Pied-de-Port, situato in Francia, sui Pirenei, e arriva a Santiago, in Spagna, con la bellezza di circa 800 km di percorso. Si percorre in circa 30/35 giorni.

Ovviamente si tratta di un percorso per persone molto allenate. Alcuni pellegrini decidono di percorrerne solo un pezzo o di “spezzarlo” in due o più periodi diversi.


Noi abbiamo fatto il Cammino Portoghese da Tui a Santiago: si percorre in 6 giorni ed è assolutamente fattibile anche da chi non è molto allenato.

Abbiamo scelto questo cammino per tre motivi:

  • Livello di difficoltà basso (1/5)

  • Temperature adeguate per il periodo dell’anno (in Galizia il clima è mite anche se molto piovoso)

  • Disponibilità di giorni.

Il Cammino attraversa paesaggi molto affascinanti e diversi tra loro. Si passa in piccoli centri abitati, borghi medievali, vigneti e foreste lussureggianti grazie alla grande quantità di piogge tipiche di questa Regione.

Il sentiero è ben segnalato e presenta anche delle deviazioni. Consiglio personale: scegliete sempre il percorso che passa nel bosco, anche se un po’ più lungo, vi ricambierà con tanta ombra e paesaggi incredibili.



Come arrivare a Tui?


Abbiamo iniziato la nostra avventura prendendo il volo da Bergamo a Santiago de Compostela.


Una volta a Santiago, abbiamo preso il pullman per arrivare alla stazione dei treni. Il pullman è il numero 6A che passa ogni 20 minuti davanti all’aeroporto: costa 1€ e il biglietto si fa direttamente sul bus. Comodissimo!

Dalla stazione dei treni di Santiago abbiamo poi raggiunto Vigo, una cittadina situata nella provincia galiziana di Pontevedra, lungo la costa dell’Oceano Atlantico.

Da Vigo si arriva a Tui in due modi: con il bus o con il taxi. Noi abbiamo optato per il secondo mezzo di trasporto perché abbiamo purtroppo perso il bus.

Il taxi comunque è abbastanza abbordabil: per un tragitto di mezz’ora abbiamo speso 45€ in due.


Dopo questo viaggio della speranza, una volta arrivati a Tui si possono acquistare le credenziali presso il negozio dei souvenir in centro e, cosa molto importante, fare il primo timbro che segnerà l’inizio del vostro Cammino.


A Tui merita assolutamente visitare la Cattedrale con il suo giardino.

È una cittadina molto piccola e si visita in pochi minuti. Noi ci siamo anche avventurate sul Ponte Internacional, un ponte a traliccio lungo 318 metri sul Fiume Minho che separa la Spagna dal Portogallo, per fare l’iconica foto tra i due confini di Stato!

Partendo da Tui, queste sono le tappe “classiche” del Cammino che abbiamo intrapreso.


Potete anche decidere di “spezzarle”, passando la notte nelle tappe intermedie, oppure di allungare saltando una tappa, dipende dal vostro grado di allenamento.


  • TAPPA I: Tui - O Porriño, 18,7 Km. Difficoltà: 1/5. Tempo: 5h.

  • TAPPA 2: O Porriño - Redondela, 16,4 Km. Difficoltà: 2/5. Tempo: 4,30 h

  • TAPPA 3: Redondela - Pontevedra, 18,2 Km. Difficoltà: 2/5. Tempo: 5h.

  • TAPPA 4: Pontevedra - Caldas de Reis, 23 Km. Difficoltà: 1/5. Tempo: 5,30 h .

  • TAPPA 5: Caldas de Reis - Padrón, 18,8 Km. Difficoltà: 2/5. Tempo: 5h.

  • TAPPA 6: Padrón - Santiago de Compostela, 25,2 Km. Difficoltà: 2/5. Tempo: 6h.


Tenete conto che i km sono leggermente in difetto. In genere sono di più perché una volta arrivati in paese si cerca di visitare i maggiori punti d’interesse e ci si muove per cercare un posto dove dormire e mangiare.


Dove dormire e cosa mangiare in Galizia?


Noi abbiamo prenotato le strutture prima di partire, su Booking.

Se andate negli ostelli, che si chiamano albergue, ci sono moltissime disponibilità, ma per essere sicuri potete prenotarli in anticipo. In questo modo avete anche la possibilità di confrontare i prezzi, leggere le recensioni e così via. A questo proposito vi consiglio di scaricare la app “Buen Camino”, dove trovate tutte le strutture tappa per tappa.


Se invece preferite soluzioni come pensioni, hotel o bed and breakfast conviene sempre prenotare in anticipo.


La cucina gallega prevede molti piatti a base di pesce, carne di pollo e maiale, verdura (soprattutto insalate e peperoni verdi), tortilla e taglieri di formaggi e salumi.

In paese ci sono molti ristoranti che propongono il “menu del pellegrino” per pochi euro, durante il percorso ci sono taverne, bar e chioschetti.

Tipica della Spagna è la tostada, un piatto buono e molto economico: pane tostato che si può mangiare dolce con burro e marmellata o salato con tomate y queso (formaggio e pomodoro!)


Per quanto riguarda la questione acqua: noi non l’abbiamo mai comprata. L’acqua del rubinetto e delle fontane, che si trovano in gran quantità lungo il Cammino, è buonissima!

Se soffrite di qualche allergia o siete vegetariani/vegani conviene informarsi in anticipo se ci sono ristoranti che offrono delle opzioni alternative, oppure scegliere strutture ricettive che abbiano la cucina e prepararsi il pasto in autonomia (i supermercati non mancano!)


Come preparare lo zaino?


Questo è un punto molto importante perché dovete considerare che ogni cosa che vi porterete, la dovrete sostenere sulle vostre spalle per decine di chilometri.

La regola è: pochissime cose.

Anche la scelta dello zaino è importante, non deve essere troppo grande altrimenti sarà molto dura da trasportare. Per quanto mi riguarda, credo che un 30/35 litri sia più che sufficiente.

Oltre ai vestiti che avevo addosso al momento della partenza, ossia t-shirt e leggins di cotone, utili da utilizzare anche come pigiama, ho portato:

  • 1 cappellino

  • 2 paia di mutande

  • 2 paia di calze anti vescica (Decathlon)

  • 2 t-shirt tecniche (asciugano prima)

  • 1 pantalone corto

  • 1 pantalone lungo che si accorcia con lo zip

  • 1 pile

  • 1 maglia tecnica a maniche lunghe

  • 1 k-way con cappuccio

  • 1 paio di infradito

  • 1 paio di sandali da trekking


Eventualmente, si può pensare di portare un reggiseno sportivo di ricambio e, per non portare sia infradito che sandali, scegliere delle ciabatte a fascia da poter mettere una volta arrivati in paese.

La parola d’ordine è comodità, qualsiasi cosa pur di scongiurare le vesciche e alleggerirsi il peso sulle spalle.


Altri oggetti utili:

  • i cerotti per le vesciche

  • il telo antipioggia per lo zaino

  • spille/mollette e moschettoni per appendere le cose allo zaino

  • sacchetti di plastica per radunare le cose nello zaino

  • blister di alcuni farmaci essenziali (anche se si trovano moltissime farmacie)

  • fazzoletti di carta

  • crema solare

  • vaselina per i piedi

  • saponetta per lavare i vestiti (usata poco, perché nelle strutture c’era sempre, oltre al servizio di lavanderia/asciugatura a gettoni che si trova facilmente)

  • borraccia

  • elastici e pinzette per capelli

  • beauty con cose essenziali: spazzolino, dentifricio, deodorante e saponi solidi, campioncini di crema viso e corpo, burro cacao, spazzola, pinzette, un rasoio. Ricordatevi di stare sotto i 100 ml per la questione delle restrizioni sul bagaglio a mano.

  • barrette energetiche

Lo zaino non deve superare il 10% del proprio peso, per cui va pesato bene prima della partenza.

Se si preferisce fare il Cammino senza il peso sulle spalle, c’è un servizio navetta che trasporta gli zaini da una tappa all’altra. Non so quanto costi, ma era molto gettonato!


Le Credenziali e la Compostela


Le credenziali si possono acquistare già in Italia prima di partire (vi lascio il link qui) per pochi euro, oppure si trovano nelle cattedrali o in alcuni negozi/ostelli/uffici turistici delle tappe principali del Cammino.


Vi permettono di entrare negli ostelli e di accedere al menu del pellegrino a un prezzo ridotto. Si timbrano a ogni tappa, in ostelli, uffici turistici, ristoranti, bar, chiese e negozi, inclusa quella da cui iniziate il Cammino.

Per ogni tappa, possono essere fatti anche 2-3 timbri.

Se avete fatto almeno 100 km a piedi oppure 200 km in bicicletta e timbrato le credenziali correttamente avete diritto alla Compostela, un documento che attesta il vostro Cammino.

La Compostela può essere ritirata esclusivamente presso l'Oficina del Peregrino, che si trova in Rúa das Carretas 33, a 5 minuti dalla Cattedrale di Santiago.


Per risparmiare un po’ di tempo e coda, potete accreditare il vostro Cammino a questo link, cliccando sulla voce del menu “registro” e compilando il form. Altrimenti lo potete fare direttamente all’ufficio.

Vi consiglio di richiedere anche il Certificato di distanza, che attesta il numero di km percorsi.


Visitare Santiago e Finisterre


Una volta giunti a Santiago de Compostela l’emozione sarà arrivata a mille! Prendetevi mezza giornata per visitare la Cattedrale e il centro città.

Se vi può interessare, all’interno della Cattedrale ci si può confessare in italiano e all’interno della Chiesa “Santa Maria del Cammino” c’è una messa tutti i giorni alle 16,30, sempre in italiano. Io e mia mamma siamo andate ed è stato molto toccante, inoltre abbiamo rincontrato i pellegrini italiani visti durante il Cammino!

Se volete proseguire il vostro pellegrinaggio fino a Finisterre, dovrete aggiungere 3 giorni di cammino. Altrimenti c’è un bus che si prende alla stazione degli autobus. In ogni caso, andateci perché merita assolutamente.

Questo luogo, così suggestivo e straordinario dal punto di vista paesaggistico e naturale, viene anche chiamato “the end of the world”.

Gli antichi Romani credevano che fosse il punto in cui finiva il mondo. Da lì, il nome Finis Terrae: “la fine della terra”.


Si dice che è proprio questo il luogo in cui il pellegrino debba lasciar andare ciò di cui voleva liberarsi all’inizio del Cammino.

Di affidarlo a quel vento pazzo e sentirsi finalmente più leggero.

Sono arrivata alla fine di questo lunghissimo post, se lo avete letto tutto non ci sono più dubbi: il Cammino vi chiama!


Spero di essere stata esaustiva ma non noiosa; nel caso avessi dimenticato qualcosa, mi trovate sempre sul profilo Instagram @marysol_life.

A presto pellegrini !

Maria Sole

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